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Il Floortime

 

A cura della Dott.ssa Katia Tonnini 
Laureata in Scienze dell’Educazione,
formatasi in questo approccio negli Stati Uniti.

 

Che cos’è e che cosa si propone
Il Floortime, che letteralmente significa "tempo passato a terra sul pavimento", è una tecnica d’intervento basata sul gioco e sull’interazione spontanea fra adulto e bambino. Consente di attuare un lavoro educativo che, a partire dal gioco simbolico e dall’interazione spontanea, si prefigge di creare il contesto all’interno del quale possono essere appresi nuovi comportamenti e nuove abilità.

Su cosa si basa
Esso costituisce il versante pratico-applicativo del più generale DIR Model (acronimo di Developmental, Individual differences, Relationship based), ovvero un modello di valutazione volto ad analizzare il livello di sviluppo emotivo, le differenze individuali biologicamente determinate e le relazioni significative vissute dal bambino nei suoi ambienti di vita (casa, scuola, terapie, ecc.).

Come viene applicato
L’interazione privilegiata fra adulto e bambino, l’elemento morbido (un tappeto, ad esempio), il pavimento ed alcuni giocattoli specificatamente selezionati e favorenti l’interazione e lo scambio, determinano un contesto educativo gratificante e naturalmente divertente per entrambi i soggetti. L’emotività che è punto focale dell’interazione sociale diviene pertanto la base sulla quale fondare l’intervento psico-educativo. La disponibilità e la voglia di partecipare ad un’attività ludica diviene motore primario e favorente questo tipo di tecnica. La rappresentazione spontanea e in qualche contesto persino ?esagerata? delle emozioni si pone come punto nodale dell’interazione e viene ampliata e sviluppata attraverso il gioco simbolico.

Chi lo pratica, in quali contesti
Il Floortime viene applicato dal terapista e/o dai genitori, previa formazione specifica.

Chi lo ha elaborato, in quale anno, in quale paese, in quale ambito
L’impianto teorico che sta alla base del DIR Model e del Floortime è stato ideato e sperimentato da Stanley I. Greenspan intorno alla fine degli anni Ottanta negli Stati Uniti. Greenspan è professore di Psichiatria e Scienze Comportamentali alla G. Washington University Medical School, fondatore dell’associazione "Zero to Three" e presidente dell’ICDL (International Council on Developmental and Language disorders).

A chi è stato rivolto/ A quali tipi di patologie è stato allargato
Il Floortime si configura come una tecnica d’intervento rivolta a bambini con disturbi dello sviluppo e dell’apprendimento e con Disturbi Pervasivi dello Sviluppo (DPS).

Per quale fascia d’età
Non vengono indicati limiti d’età per l’applicazione di questa tecnica, dal momento che essa è caratterizzata da un’estrema flessibilità ed adattabilità, anche se, visto il tipo di contesto e di spazio nel quale è praticato risulta più adatto per bambini fino alla pubertà.

Valutazione di effetti in diversi contesti
Data la recente teorizzazione e l’ancor più recente applicazione di questo tipo di approccio, non sono state effettuate a tutt’oggi ricerche scientificamente fondate sulla validità di questa tecnica.

Ripercussioni in ambito familiare, scolastico o altro
La pratica clinica ed applicativa appare confermare la bontà educativa e l’importante valenza abilitativa di questo metodo in merito allo sviluppo delle competenze simboliche e rappresentative, del pensiero astratto e degli apprendimenti, oltre che delle aree dell’emotività e dell’intersoggettività. L’accrescimento di queste competenze comporta conseguentemente un’evoluzione positiva a livello del comportamento. Intervento e comportamento, applicazione ed esito condividono dunque i medesimi contesti, ovvero gli ambienti di vita del bambino (casa, scuola, terapie).

Costi
Non conosciuti. In Italia, così come all’estero viene al momento effettuato in forma privata da persone specificatamente formatesi all’estero.

Critiche
In letteratura, non esistono ancora critiche significativamente fondate di questo approccio, poiché non sono ancora stati svolti studi sperimentali.

 


BIBLIOGRAFIA

Greenspan S.I., Wieder S. (1998), The child with special needs. Encouraging intellectual and emotional growth, Addison-Wesley, Reading, MA.

Mugno D., Mazzone L., Tonnini K. (2004), Floortime. In Neuropsichiatria Infantile dell’Università  di Catania, Azienda Policlinico e Ambulatorio Autismo, Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale Maggiore di Bologna, Strategie d’intervento per l’autismo infantile. Guida pratica per le famiglie, Palermo, Salerno Arti Grafiche s.r.l..

The Interdisciplinary Council on Developmental and Learning disorders (ICDL) (2000), Clinical Practice Guidelines. Redefining the standards of care for infants, children and families with special needs, ICDL Press.



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Redazione a cura di Clara Turchi