Ad oggi gli interventi abilitativi e psicoeducativi per i Disturbi dello Spettro Autistico, validati da evidenze empiriche e di letteratura, fanno riferimento ad una cornice teorica di stampo cognitivo-comportamentale.
Secondo tale prospettiva l’autismo è una sindrome con un pattern comportamentale a base neurobiologica i cui elementi costitutivi specifici danno luogo ad una serie di atteggiamenti con carenze ed eccessi che possono modificarsi a seguito di specifici programmi, strutturati in relazione all’ambiente, all’individuo e ai suoi bisogni.
Pertanto, le tecniche cognitivo comportamentali mirano a promuovere, nei soggetti con autismo, i comportamenti adattivi e ridurre quelli problematici attraverso un intervento intensivo e programmato, che sia utilizzabile oltre che dai terapisti e professionisti anche dai genitori.
È auspicabile che nella fase di progettazione di tali tipi di intervento venga privilegiata una visione dimensionale e non categoriale delle scelte da compiere, al fine di calibrare il lavoro strutturato sulle specifiche caratteristiche e necessità di ogni singolo bambino e di ogni singola famiglia.
APPROCCIO COMPORTAMENTALE
APPROCCIO EVOLUTIVO