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PICTURE EXCHANGE COMMUNICATION SYSTEM (PECS)




A cura della Dott.ssa Marcella Peroni, Psicologa,
Ambulatorio Autismo, Unità Operativa NPI, Ospedale Maggiore Bologna


Il PECS entra a far parte delle strategie utilizzate nell’ambito della Comunicazione Aumentativa Alternativa, ma possiede una sua specificità per i disturbi dello Spettro Autistico, pertanto viene trattato in maniera approfondita.

 

Che cos’è e cosa si propone
Il PECS è letteralmente un "Sistema di Comunicazione mediante Scambio per Immagini", si propone di sviluppare la Comunicazione Funzionale e la Comunicazione come Scambio Sociale, attraverso un programma di apprendimento a piccoli passi che comprende 6 fasi (Fasi I - VI).

 

Fase:  obiettivo
PRIMA FASE scambio fisico guidato Semplice scambio immagine con oggetto
SECONDA FASE aumentare la spontaneità Il bambino impara a:
dirigersi verso il libro per la comunicazione
staccare la carta-simbolo 
- andare dall’interlocutore e lasciare la carta-simbolo nella sua mano;
TERZA FASE discriminazione del simbolo Il bambino impara a discriminare fra stimoli visivi ed esprimere una scelta
QUARTA FASE costruzione della frase Il bambino impara a costruire semplici frasi con le carte simbolo, composte da "Voglio"+ l’oggetto di interesse
QUINTA FASE rispondere  Il bambino impara a rispondere alla domanda "Che cosa vuoi?"
SESTA FASE fare un commento Impara a commentare in risposta alla sollecitazione del partner ed in maniera spontanea.
L’obiettivo generale è quello di incoraggiare la spontaneità e l’iniziativa del bambino nella comunicazione.


Su cosa si basa

Il PECS deriva dal bisogno di differenziare i concetti di "parlare" e "comunicare". Il sistema combina al suo interno conoscenze approfondite di terapia del linguaggio e tecniche cognitive comportamentali di apprendimento. È basato infatti sull’utilizzo di rinforzi (elementi capaci di modificare la frequenza di un comportamento), prompting (aiuti, in particolari si usano prompt visivi e fisici), fading out (introdurre inizialmente molti aiuti che vengono poi gradualmente estinti).

 

Come viene applicato
Il PECS è un sistema di apprendimento di funzioni comunicative. La prima funzione ad essere insegnata (Fasi I-V) è la Richiesta (Io voglio): al bambino si insegna ad avvicinarsi ad un’altra persona e dare la carta-simbolo di un oggetto desiderato, in cambio dell’oggetto. La comunicazione progredisce gradualmente dal semplice scambio con l’altro, alla capacità di discriminare fra immagini, la formulazione di frasi con nomi, verbi, aggettivi non solo per richiedere, ma anche per commentare e raccontare.
Nelle prime due fasi è necessaria la presenza di due adulti con il bambino: il partner della comunicazione (Interlocutore) e la guida fisica ("ombra"). Nelle fasi successive è sufficiente il rapporto 1:1, sebbene possa essere indicato coinvolgere due adulti all’inizio di una nuova fase del sistema. Una volta che i primi apprendimenti sono consolidati, solo un adulto è necessario.
Gradualmente gli interlocutori e i contesti devono variare per favorire il processo di generalizzazione.
Chi lo pratica, in quali contesti
Possono apprendere il sistema di scambio per immagini genitori, educatori, insegnanti, terapisti e persone che ruotano intorno al bambino. Il PECS può e deve essere applicato in tutti i contesti di vita ed è finalizzato ad una comunicazione funzionale.

 

Chi lo ha elaborato, in quale anno, in quale paese, in quale ambito
Gli ideatori del sistema PECS sono Lori A. Frost e Andrew S. Bondy. Il PECS è stato sviluppato nel 1994, all’interno del Delaware Autistic Program, il programma di scuole pubbliche per soggetti autistici più ampio degli Stati Uniti. 

A chi è stato rivolto
È stato ideato per bambini autistici in età prescolare o persone che presentino un deficit della comunicazione sociale. Nel corso degli anni è stato adattato ad una popolazione più diversificata.

 

Per quale fascia d’età
I bambini più giovani ad essere presi in carico hanno 18 mesi. Il PECS è stato adattato e modificato per adattarsi agli individui di tutte le età, anche adulti. Dunque possiamo pensare che il PECS si applichi a soggetti dai 18 mesi agli adulti.

 

A quali tipi di patologie è stato allargato
Il PECS è rivolto ad una grande varietà di disturbi della comunicazione, in particolare Disturbo Autistico e gli altri Disturbi Pervasivi dello Sviluppo. I soggetti possono presentare un’assenza totale della parola, la gergonofasia, linguaggio ecolalico o un linguaggio non del tutto funzionale.

 

Valutazione di effetti in diversi contesti
Ricerche sperimentali dimostrano che l’introduzione del PECS aiuta l’acquisizione di abilità di comunicazione funzionali, inoltre il PECS sembra favorire lo sviluppo del linguaggio, il consolidarsi di comportamenti sociali appropriati e diminuzione dei comportamenti problema.

 

Ripercussioni in ambito familiare, scolastico o altro
L’introduzione di un sistema di comunicazione aumentativa alternativa permette una comunicazione funzionale da parte del bambino con difficoltà, con ripercussioni positive in diverse aree dello sviluppo: comunicazione, interazione sociale, con un effetto di diminuzione dei comportamenti problematici.

 

Costi
È facile da imparare, sebbene sia necessaria una supervisione soprattutto iniziale. Il suo impiego è poco costoso. Risulta necessaria la preparazione di numerose carte comunicative, preferibilmente plastificate e con il velcro, per creare un libro personale di comunicazione. Può essere appreso in diversi contesti (casa, scuola, terapia) e utilizzato in tutti gli ambienti di vita.

 

Critiche
La critica più frequente rivolta al PECS e agli altri tipi di Comunicazioni Aumentativa Alternativa è che tali metodologie possano sopprimere la comparsa del linguaggio. D’altra parte, risultati empirici dimostrano il contrario: l’introduzione del PECS favorisce la comparsa del linguaggio.

 

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BIBLIOGRAFIA PECS


Bondy A., Frost  L. (1994), The Picture-Exchange Communication System," Focus on Autistic
  Behavior", 9, pp. 1-19.


Charlop-Christy M.H., Carpenter M Le L., LeBlanc L, & Kelley K.(2002), Using the Picture
  Exchange Communication System (PECS) with children with autism: Assessment of PECS
  acquisition, speech, social-communicative behavior, and problem behaviors, " Journal of Applied 
  Behavior Analysis", 35, pp. 213-231.


Frost L., Bondy A. (1994), The Picture Exchange Communication System Training Manual.
  Cherry Hill, NJ: PECs, Inc.
Magiati I., Howlin P. (2003), A pilot evaluation study of the Picture Exchange Communication
  System (PECS) for children with autistic spectrum disorders, "The International Journal of
  Autism", vol. 7, n.3, Sage Publications. 


Ottaviani A., http://angelaottaviani.nigelbrooks.com/

Ottaviani A.(2002), Problemi di Comunicazione, "Bollettino dell’ANGSA", Anno XVI n. 2,
Ottaviani A.(2002), Problemi di Comunicazione,  "Bollettino dell’ANGSA", Anno XVI n. 3,.

 

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