Che cos’è e cosa si propone Nel suo libro "Udito uguale comportamento" scritto nel 1982 il Dottor Guy BERARD, otorinolaringoiatra francese, basandosi su più di 8000 casi trattati spiega come il "comportamento dell’uomo è in gran parte condizionato dal suo udito" e presenta il suo metodo di rieducazione che ha per scopo riequilibrante, rafforzare e stimolare il sistema uditivo attraverso una serie di sedute d’ascolto di musica modulata dall’ AUDIOKINETRON, messo a punto da lui, con conseguente miglioramento dell’udito, del linguaggio e del comportamento. Questo metodo è conosciuto come AIT (Auditory Integration Training).
Su che cosa si basa Per chi sente poco o male (sequele di otiti, dislessia, depressione), la valutazione si farà con una serie di test (audiogramma) non solo quantitativi ma soprattutto qualitativi (ricerca delle distorsioni, della lateralità, della selettività). Per chi sente troppo con udito doloroso (autismo), la valutazione si farà se possibile con il test della ricerca dell’intolleranza uditiva e con un colloquio specifico con i genitori.
Come viene applicato Il Dottor Bérard paragona la rieducazione uditiva all’azione "del fisioterapista su di un’articolazione con deficit di mobilità, provocando movimenti alternati di flessioni ed estensioni con forza progressiva". Le persone effettuano due sedute giornaliere di mezz’ora, separate da tre ore minimo, durante 10 giorni consecutivi, ascoltando in cuffia della musica qualsiasi specificamente modulata dall’Audiokinetron (filtraggio ed intensificazione alternate dei suoni gravi ed acuti) e personalizzazione in base ai risultati dei test.
Chi lo pratica, in quali contesti Il metodo viene praticato dai medici o personale paramedico che sono stati formati esclusivamente da uno dei professori autorizzati, sparsi nel mondo, dall’International Association of Bérard Practiotioners (IABP), in Belgio.
Chi lo ha elaborato, in quale anno, in quale paese, in quale ambito Il Dottor Bérard ha inventato il suo metodo in un contesto privato in seguito a lavori eseguiti con il Dottor Tomatis, in Francia, negli anni ’50. Il Dottor Bérard è ora in pensione e il suo sostituto definitivo è il Dottor Stephen EDELSON di Salem, Oregon, USA.
A chi è stato rivolto La rieducazione uditiva è stata inizialmente indirizzata ai bambini dislessici le cui difficoltà scolastiche erano causate da disfunzioni uditive. In seguito, il Dottor Bérard ha scoperto una stretta correlazione tra iperacusie relative (frequenze percepite più di altre) e problemi comportamentali (depressione o autolesionismo) ed ha potuto agire su questi problemi. Infine, è stato per caso, che negli anni ’60, egli si sia avvicinato all’autismo grazie ad una bambina americana con sindrome autistica che soffriva di forti dolori uditivi. Anche in questo caso il suo metodo si è rivelato efficace.
Per quali fasce d’età La rieducazione è indirizzata ai bambini dai 5 anni circa di età e agli adulti senza limite d’età.
Valutazione di effetti in diversi contesti La stimolazione con la musica modulata provoca una riorganizzazione delle funzioni uditive migliorando l’attività di trasmissione e la produzione dei mediatori biochimici cerebrali coinvolti.
Ripercussioni in ambito familiare, scolastico o altro La terapia di 10 giorni viene generalmente eseguita o in centri dove lavora un operatore qualificato oppure presso lo studio di un operatore e questo costringe genitori e bambino a stare sul luogo o a fare piccoli viaggi tutti i giorni. Durante le sedute, si può osservare stanchezza e nervosismo passeggeri sia nei piccoli pazienti che negli adulti.
Costi La terapia in Europa non viene rimborsata dalle rispettive ASL e i costi sono più o meno uguali da un paese all’altro. Per l’Italia, al centro AGOR: visite: 40 € sedute (20): 600 €
Critiche Se ne esistono non ne siamo a conoscenza. Dall’esperienza i cambiamenti positivi dopo l’AIT sono relativi ad ogni persona, non possono essere prevedibili al 100% e variano da medio a forte.
Dal testo "Secondo le Linee Guida ISS l’Auditory integration training (AIT) non è raccomandato come tipologia di intervento , perché è stata dimostrata la sua inefficacia nel produrre un miglioramento in soggetti con Disturbi dello Spettro Autistico."(Linea Guida ISS pag. 61)